È il primo disco dopo l'uscita temporanea dal gruppo di Xabier Iriondo, fatto che indusse molti ad attendersi un disco "di transizione". Il nuovo chitarrista è Giorgio Ciccarelli, già leader dei Sux!.
Manuel Agnelli in due punti rende omaggio all'amico Emidio "Mimì" Clementi (frontman dei Massimo Volume): a lui è dedicato il pezzo Ritorno a casa (unico reading dell'album) ed è inoltre citato esplicitamente nel brano Bye Bye Bombay. In questa canzone sono presenti riferimenti al viaggio in India fatto da Manuel ed Emidio; riferimenti che si trovano anche in Varanasi Baby (Varanasi altro non è che Benares, luogo sacro dell'induismo e del buddismo).
La band milanese, già col precedente disco Non è per sempre, aveva dimostrato di avvicinarsi con coraggio a una strada diversa rispetto al passato, più vicina al pop d'autore e malinconico. In questo lavoro la fanno da padrone, infatti, temi cupi e introspettivi, come la sofferenza e l'intimità. I testi, abbandonato lo stile cut-up, sono più "narrativi" e meditati. Tra le tracce degne di nota, la title-track Quello che non c'è, che racchiude lo spirito di tutto l'album, Bye Bye Bombay, un vero inno per il pubblico, dove è stato utilizzato il theremin nella parte centrale, Non sono immaginario e Sulle labbra, canzoni in un rock quasi classico, che conferma il taglio con i precedenti album.
Fonte:
it.wikipedia.org