E’ venuto il momento che parli anch’io. Mi presento: il mio nome in codice è Machi, Machi Croft e sono una cellula di un commando di valorosi guerriglieri. Veniamo da varie parti d’Italia ma siamo tutti accomunati da una MISSIONE: elaborare una strategia di attacco e tampinamento agli Afterhours! WHERE (dove) = nei locali del tour 2003WHEN (quando) = ogni momento è buono!HOW (come) = ogni scusa è buona.... La mia versione dei fatti non è tanto diversa da quella che avete letto in precedenza. Signori della Corte Marziale, le cose sono andate più o meno così...LA VERA STORIA DEL COMMANDO TOSCO-EMILIANOEra una triste mattina di aprile, come solo certe mattine buie e piovose di primavera sanno essere. Quelle giornate in cui ti aspetti il sole, lo pretendi, che ti scaldi, ti infonda benessere e ti accarezzi sensualmente. La primavera a volte frega, a volte è fredda come la lama di un rasoio sulla gola. Mi alzai con fare deciso da letto era troppo freddo per stare ancora a gingillarmi pigramente con i pensieri che avevo per la testa, era ora di uscire e agire! La pioggia era sottile e fredda e le stilettate gelide battevano sui vetri della casa tutta la mattina e continuarono fino al primo pomeriggio. Me ne stavo sola e abbandonata nel vagone deserto del treno locale che mi avrebbe portato a Ferrara. Nubi scure continuavano a urinare pioggia e, minacciose, mi guardavano come dire "dove cazzo credi di andare oggi?". Ma io ci sono abituata agli sguardi minacciosi di chiunque, anche a quelli delle nuvole, e così me ne curai poco, pensavo a come avrei passato la notte, al dove e al com e, l'unica domanda che n on mi feci fu... 'perché?'. No, di quello ero più che sicura... stavo per partecipare ad un rito collettivo, gli after erano la mia missione!Ferrara era fredda ma il sorriso complice della mia socia, l’agente Ciffola, mi rincuorò. "Tutto a posto? Sei pronta per la grande avventura? SI? eheheh... Niente può fermarci, piccola! però prima andiamo a fare la pipì? "... più o meno il tono e il contenuto dei nostri discorsi lungo il viaggio di andata verso Nonantola non si scostò molto da queste prime frasi. La pipì è sintomo di freddo ma anche di ansia, come, ovviamente, sapranno i Signori della Corte, e noi eravamo maledettamente ansiose!Nonantola si rivelò un piccola cittadina di provincia con solo qualche piccolo dettaglio che la poteva rendere diversa da qualsiasi altro buco del mondo... aveva al centro dell'incrocio delle sue strade, piene di T.I.R. sfreccianti, un locale.. il Vox. Aveva smesso di piovere da un po', ma la squallida atmosfera di pioggia sporca era ancora nell'aria grigia e pesante. Ci guardammo attorno per capire quale fosse il modo e il luogo migliore da cui tenere d'occhio la bettola Vox. Nel nostro mestiere bisogna saper scegliere bene... entrammo in una cabina della Telecom e da lì potemmo osservare l'evolversi della situazione. I buttafuori, bastardi, gironzolavano attorno all'entrata come cani rabbiosi e feroci... non c'era modo di avvicinarsi. Alle 18.30 arrivò una monovolume sospetta e subito scattò il piano di monitoraggio a distanza dei movimenti degli Afterhours.. si perché erano loro su quel trabiccolo! I due Giorgio scesero ed aiutarono a scaricare la roba dal bagagliaio, così come Andrea, Dario con una l unga giacca di pelle nera portava il suo violino, mentre Manuel sgusciava veloce nel locale. L'emozione e la tensione faceva alitare pesantemente me e la mia socia.. presto i vetri della cabina telefonica si sarebbero appannati lasciandoci attonite, "Machi smettila di respirare così forte!". La mia socia aveva ragione, ero decisamente fuori di me. Si, non era la mia prima missione, ma la tensione era tanta anche per una ‘rotta’ a tutto come la sottoscritta. 'Non si finisce mai di imparare' come diceva mia zia,... che era professoressa in una scuola media.Alle 19.00 ci raggiunse il nostro contatto locale, Mister Luca, e ci comunicò che sarebbe andato di persona a prelevare le agenti G e Marlene e che ci avrebbero raggiunto in seguito. Poco dopo cominciarono a diffondersi nell'etere suoni conosciuti che provenivano dal Vox. Nonantola all'ora della chiusura degli uffici e delle scuole era pervasa dalla musica dei nostri afterhours. Bella sensazione, ma non dovevo farmi distrarre... ero lì per fare il mio lavoro, uno sporco lavoro, ma dovevo farlo! Ci dirigemmo verso l'entrata di servizio del locale, la porta era sufficientemente aperta per consentirci di vedere i 5 provare sul palco... un palco veramente alto rispetto al pubblico.. sarebbe stato difficile avvicinarsi a sufficienza per colpirli... ma io e la mia socia non siamo due novelline e non avremmo avuto difficoltà, ne ero certa! Nel frattempo conoscemmo Mimì e Barbara... erano sospetti anche loro... sicuramente erano lì per la stessa ragione mia e di Ciffola, ma tutti e quattro fingemmo di essere fans normali e così salvammo la nostra copertura, così indispensabile alla buona riuscita della nostra missione.Alle 19.30 gli after uscirono dal locale e ci passarono accanto non sospettando chi fossimo... Prette, Viti e Ciffo infreddolito e in fondo Manuel contornato dalla solita folla vociante. Decidemmo sul momento di scegliere quest'ultimo come obiettivo e lo fermammo... "Manuel ciaooooooo!!! siamo del sito di Salvo..." . Manuel, prima sospettoso, si aprì poi in un ampio sorriso "Ahh siiii nullla!". La nostra copertura stava filando liscia come l'olio, pensai. Prendemmo accordi per l'intervista di Ferrara del sabato seguente e Manuel si mostrò disponibile. Era fatta.. male che andava Nonantola avremmo avuto una seconda possibilità. Ma ora non era il momento di pensare a Ferrara, eravamo lì e Manuel era davanti a me.. imbarazzata gli chiesi "So che ti rompe le balle, ma posso chiederti di fare una foto insieme?... Lo so, ho 30 anni suonati ma ancora faccio 'ste cose... abbi pazienza!" Manuel decise di darmi corda... e accettò. (Quella foto non verrà mai visionata da nessuno perché la mi a sofisticatissima strum entazione fotografica mi è stata sottratta a tradimento probabilmente da quelli della maggioranza.. sporchi fascisti!).Alle 20.00 il commando tosco-emiliano era al completo e pronto ad entrare in azione! Il locale ad una prima ispezione mi sembrò pulito, ben organizzato e spazioso. Raggiungemmo le nostre postazioni e dopo un briefing di ripasso sul piano d'azione, decidemmo di rilassarci. Pisciata scaramantica e poi io comprai una maglietta (18 euro) molto cara, pensai, ma aggiungeva credibilità alla mia copertura. Passarono in fretta i minuti e le ore e alle 22.00 iniziò il concerto. Il mio punto di osservazione era sotto Manuel e avevo ben davanti Dario (ma questo era l'obiettivo personale della mia socia) e Ciccarelli... Viti era un po' spostato ma ben visibile. La stessa cosa non si può dire del Prette, era clamorosamente escluso dal mio campo visivo, nascosto com'era da un piatto (diametro 60 cm). La mia missione personale avrebbe avuto qualche problema.. questo era il primo intoppo.. ma sul momento non ci feci caso. Il nostro target, ovvero un gruppo di musicisti solo apparentemente rilassat i, si agitò sin da subit o sul palco... Manuel e i suoi soci si esibirono con passione e privilegiando le canzoni vecchie... l'atmosfera era calda... ma il commando in prima fila seguiva lo spettacolo, partecipava, faceva ballettini e lanciava battute al gruppo.. tutto faceva brodo per la nostra copertura. Tralascio la scaletta che troverete agli atti in allegato alla presente... e che la mia difesa ha già visionato... è la scaletta del Prette (la seconda che mi aggiudico... eheheheh). Alla penultima canzone sentii una strana sensazione... un senso di black-out respiratorio mi prese... ero stata colpita!!!! I nemici erano dappertutto e io non avevo calcolato tutte le mie mosse.. così persi i sensi. Le mie compagne di missione prontamente mi aiutarono ad uscire dalla zona di pericolo ma l'amarezza ancora mi pervade se ci penso... L'ultima canzone fu splendida e corale dal fondo della sala.. avevo perso la mia postazione ma la missione non era ancora fallita! Alle 24.00 la sala cominciò a svuotarsi e la stanchezza cominciò a farsi sentire sulle mie vecchie ossa. Ma improvvisamente apparvero gli after all'orizzonte.. parlavano con tutti.. erano accessibili... vulnerabili obiettivi per il nostro attacco! L'agente Ciffola avvicinò con elegante fascino Dario, la mia socia sa quel che fa.. è una professionista... Dario rimase affascinato dalla nostra Matha Hari. Presto fu raggiunta da Ross, la nostra agente pilota, una vera e propria Schumacher, specializzata negli inseguimenti, come vedremo in seguito. Il mio ruolo era minore.. ero più che altro spettatrice di un Prette di spalle, ed ignaro del fatto che la sua schiena era l'obiettivo facile facile per i miei taglienti sguardi da killer d'amore... (EH EH EH) aspettavo solo il momento giusto per colpirlo... c'è chi dice che io abbia temporeggiato troppo... non so... l'ardua sentenza ai posteri, no anzi, ai Signori della corte.... Improvvisamente le agenti G e Marlene e Mister Luca bloccaron o il target Manuel e se lo lavorarono ben bene... ehhhhh la classe non è acqua.... i nostri agenti sono i migliori... praticamente io in quel momento ero l'unica MINCHIONA che non stava facendo un cazzo!... guardavo a destra e a sinistra i miei coraggiosi e bravi colleghi ma il mio obiettivo Prette era sparito!!! Ad un tratto il gruppo di agenti attorno a Manuel mi chiamò "Machiiiiiiii vieni a fare la foto con noiiiiii!!!!!!!!" .. CAZZO.. le mie stesse colleghe e compagne di guerriglia mi stavano fregando scoprendo davanti al nemico la mia identità! Manuel mi guardò torvo e inquisitore... e disse "Machi??? Allora sei tu quella che me ne scrive di tutti i colori... che sono basso, che sono brutto, che sono pelato, che sono vecchio!?" ero attonita, mi ero fatta prendere alla sprovvista come una novellina... la mia copertura era distrutta... ero alla mercé del nemico... le carte da giocare in mio possesso stavano svanendo e il mio self control si stava sciogliendo come 'neve a centro all'inferno (ti va?)'..... dissi: "Manuel, ma noooo... ma io sono una cabarettista non farci caso! Sai che noi donne invecchiando diventiamo un po' acide" e lo baciai teneramente sulla tempia... come per chiedere un perdono... potevo ancora salvarmi con l'ironia e la dolcezza... non sono Matha Hari ma so essere u na gran bastarda figlia di puttana con gli uomini quando voglio.. ma questa è un'altra storia... Manuel fu, evidentemente, persuaso dal mio giocare pesante e mi strinse a sé per la fotografia del commando.I discorsi si complicarono, non fu ben chiaro come e perché ma Manuel ci invitò al proseguimento della serata altrove... disse: "Qui, questi stronzi stanno facendoci sbaraccare ed è solo l'una! Usciamo e andiamo a vedere a Modena se c'è un pub aperto per bere qualcosa e fare due chiacchere!". Mister Luca prontamente suggerì il Francis Drake.. era il posto giusto per continuare la nostra missione... era un pub gestito da una nostra cellula. Uscito dal locale, il commando aspettava... il target non si vedeva ancora... serpeggiava tra noi lo sconforto... "Forse ci stanno fregando ed escono da un'altra parte.." sembrava così 'strano' che davvero avremmo potuto stare a contatto diretto col nostro obiettivo addirittura in un pub!! improvvisamente sbucarono gli After e capimmo subito che tutto il gruppo, escluso Manuel, sarebbe andato in albergo a dormire, tuttavia anche Manuel da solo era un target da non sottovalutare e così lo seguimmo con lo sguardo. Ci passò accanto e disse "Ok, all ora venite a bere con no i? Si? Benee!! Avete la macchina? Si? Allora seguite una punto bordeaux!". Il commando si divise in due macchine: la pantera macina-asfalto dell'agente Ross con a bordo l'agente G, Marlene, Ciffola e me e, nella macchina a seguire, Mimì e Barbara.Le strade si snodavano agili sotto i nostri occhi, l'agente Ross sapeva il fatto suo in quanto ad inseguimenti e non si lasciava scappare il nostro target bordeaux. Arrivammo in un cortile non ben illuminato... vicino ad un magazzino abbandonato. Scesi dalle auto, ci guardammo attorno pensando "questo posto ha tutta l'aria di essere deserto... qui gatta ci cova.. abbiamo seguito la macchina sbagliata e ora siamo in trappola!" poi scorgemmo l'entrata ad un locale... c'era buio dentro e pochissima gente... l'agente Ciffola disse "Ci hanno fregati!" ma poi si materializzò alle nostre spalle una presenza familiare che disse "Che posto di merda il Vox! non ci vado più a suonare.. come si fa a chiudere così presto? Vabbè dai sediamoci!". Il commando ebbe un momento di esitazione.. che fare? sederci con loro o a debita distanza per rispettare la privacy di Manuel e del suo gruppo di amici.. Ma poi la compagnia si mosse e prontamente furono uniti 3 tavoli e tutti ci sedemmo. Era una cosa incredibile.. il nostro target Manuel era sinceramente rilassato, birretta, piada, chiacchere varie e aneddoti sui primi tempi degli after... il commando rideva divertito... Manuel col suo fascinoso affabulare ci stava conquistando e persuadendo dal nostro scopo principale... è stato abilissimo... i volti delle agenti erano trasfigurati dalla sublime sensazione di essere in quel momento lì... di essere delle 'scelte' delle 'unte dal signore' per aver avuto la fortuna di partecipare a quel secondo 'rito collettivo'... quel convivio.. ci guardavamo e guardavamo gli altri e i nostri occhi erano velati e luminosi.. e tutto questo senza bere quasi nulla!! Che favolosa sensazione di 'amicizia' e complicità ci stava regalando Manuel... ogni tanto fumavo sigarette... parlavo con Manuel, gli chiedevo cose... tipo alcune informazioni private sul soggetto Moltheni... e poi ci siamo sorrisi a vicenda non so quante volte.. Manuel era splendido e camaleontico senza voler essere sempre al centro dell'attenzione.. ma anzi generosamente ci lasciav a parlare... era tranquillo... anche il commando si sentiva tranquillo... beato... felice... questo posso assicurarlo a nome di tutta la mia squadra.Alle 4.00 più o meno ci siamo alzati... e diretti verso le macchine. Fuori non pioveva e l'aria non era freddissima.. ci intrattenemmo ancora un po' a parlare e fare foto e poi decidemmo che era ora di andare. Manuel salutò affettuosamente tutti.. ringraziò della serata, lo vidi scambiare due parole con l'agente Ciffola e poi i nostri sguardi si incrociarono e gli dissi "Allora ci vediamo per l'intervista a Ferrara.. sabato.. la vigilia di Pasqua?" "Si..." (mah.. io non ci credo finché non vedo!) e ci protendemmo l'uno verso l'altro per darci un ultimo bacio di commiato. Io ero stanca ma pervasa di gratitudine verso quell'uomo così maledettamente meraviglioso! L'ultimo sguardo tra di noi aveva un significato... ci stavamo sfidando con gli occhi... "Ti ho fregato Generale Machi Croft! AH AH AH" Si, Manuel aveva ragione.. ero stata soggiogata completamente ed ero annichilita dal senso di sconfitta (le figuracce che avevo fatto), ma pensai "Per stasera la partita l'hai vinta tu, Manu el, ma non è ancora fini ta! A Ferrara... e vinca il migliore!"Il commando tornò verso le rispettive località di origine soddisfatto, consapevole di aver vissuto qualcosa di speciale ed irripetibile... Le agenti G e Marlene se ne andarono con aria sognante, l'agente Ross sfrecciò col suo bolide verso l'autostrada così come Mimì e fedele compagna. Io e l'agente Ciffola contemplammo la notte modenese per un po', poi tornammo verso casa... L'albeggiare del giorno e la nebbia di Ferrara ci accolse... era ora di dividerci... era andata come era stato programmato dal nostro piano di guerriglia, tuttavia ci guardammo l'un altra in silenzio chiedendoci... "ma è successo davvero?"Questo è quanto Signori della Corte. A presto per il resoconto della prossima missione ferrarese. GENERALESSA MACHI CROFT SCALETTA (copiata pari pari dall’originale):MILANO CIRC. ESTERNASULLE LABBRAQUELLO CHE NON C’E’VARANASYLA VERITA’MALE DI MIELE ELYMANIANON SONO IMMAGINARIOGERMISENZA FINESTRARAPACETELEVISIONEIMPROPOSSO AVERE IL TUO DESERTOSTRATEGIEBUNGEEBYE BOMBAYIL MIO RUOLOMIO FRATELLOANNI ‘80??????1.9.9.6.NON E’ PER SEMPRERITORNO A CASALA GENTE STA MALETUTTA FA UN PO’ MALEPELLEDENTRO MARILYNPELLE SPLENDIDA?????????