Attivo dal 07.05.2002 | Sito non ufficiale
registrati |
login
| oppure accedi con
SEGUICI SU:
13.02.2003 Milano
location: Triennale
foto e recensione: grazie a puntog



- Frammenti -"I più coraggiosi possono mettersi anche qui in mezzo..basta che stiate attenti alle postazioni.."Alla mostra: mi ero già completamente immersa in quelle musiche e immagini oniriche quando.. mi giro e mi ritrovo Manuel davanti....cazzo! impossibile tornare indietro, impossibile non guardarlo...lo stavano intervistando e..ecco il particolare...un'immagine bellissima (che un artista potrebbe riassumere in una foto o in un dipinto e che invece io non saprò mai rendere pienamente): manuel che sorride guardando la telecamera, quasi a volerle sfuggire e scrollando la testa all'indietro (in quel modo tutto suo) con l'aria scanzonata e gli occhietti brillanti dice: "..beh, perchè la città sono io..." -risatina- Durante il concerto: le gocce di sudore sulla sua pelle che scendevano piano lungo le guance percorrendo quella particolare ruga d'espressione che ha intorno al naso...e poi giù sul collo scivolando dense sulle vene sporgenti per lo sforzo...oppure quelle che dai capelli mi cadevano addosso...e una che ad un certo punto si è posata sulla tracolla della chitarra ed è rimasta lì per tutto il concerto, in posizione privilegiata, a godersi la bella bocca di Manuel appoggiata languente sul microfono. Senza finestra: "no questa scordata non si può fare.." e si è messo ad accordare la chitarra, perchè prima aveva rotto la corda piccola dell'altra e aveva dovuto cambiarla....fra l'altro ha pure detto "di chi è questa chitarra..è tua ciccio?", guardando Dario, " fa veramente cagare questa chitarra ciccio, te la distruggo"...eh eh...Quando qualcosa non va negli strumenti Manuel fa la faccia storta, corruga la fronte, mentre quando tutto fila liscio si rilassa e sorride agli altri componenti del gruppo... L'altra sera i sorrisi sono stati molti, ma credo fosse per via dell'atmosfera densa di emozione che ci circondava. Ritorno a casa: sulla strofa "non abito più qui da sempre ho avuto una vita altrove" allarga le braccia e ci guarda sconsolato con quegli occhi (espressione perfetta, ma non mia) da bambina triste...e poi alla conclusione la voce gli si rompe su "è una piccola villetta con uno sputo di giardino.." e gli occhi gli diventano incredibilmente lucidi..."ma sarà la prima cosa che comprerò, quando sarò ricco". un gemito su "ricco" richiama la nostra attenzione sul suo volto, visibilmente commosso...infatti prende e scappa via...poi torna emozionato: "Grazie ragazzi per essere venuti..è stato bello, questa volta il contatto col pubblico si è sentito.... davvero" punto gIANNA

FOTO



GUARDA ALTRE FOTO

>> foto by silvia
>> foto by silvia_
>> foto by Dea73