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26.06.2004 Senigallia
location: Mamamia
recensione: grazie a nina



Quando siamo arrivate al Mamamia saranno state le 21.30/21.45;con nostra sorpresa dovevano ancora far entrare la gente (ancora poca) che aspetava all'ingresso.dal parcheggio si sentiva chiaramente che,all'interno,erano ancora alle prese con il sound check.quando siamo entrate,stavano ancora sistemando le luci e,così,anche la prima esibizione ,quella di bugo,è iniziata tardi.dopo bugo,una breve attesa e poi i nostri salgono sul palco.il concerto è stato breve,ma intenso.al primo pezzo avevo la pelle d'oca e non per la tristezza del testo di "the bed",ma per la dolcezza e l'intensità della voce di manuel;dolcezza che continuerà poi anche con "la canzone di marinella" e "quello che non c'è".la stanchezza dei nostri non traspare minimamente,il concerto,anche se venato da una sottile malinconia insita nei testi(ma,infondo,quand'è che abbiamo sentito un testo degli after allegro?)ha avuto i suoi momenti energici: "veleno","dea","1.9.9.6","varanasi baby","sulle labbra","non sono immaginario","male di miele","la verità che ricordavo","mio fratello è figlio unico","gioia e rivoluzione"(eseguita molto meglio rispetto a mantova!) e un'altra cover di cui,scusate,non ricordo il nome,ma anche questa già precedentemente proposta(a roncade,tv)e qui più energica,frizzante e migliore dal punto di vista dell'esecuzione.tra l'altro,qui al mamamia,essendo all'aperto,c'è un'acustica migliore.fra la dolcezza e l'energia,due pezzi che portano con sé un'aria particolare:"bungee jumping" e "bye bye bombay" durante i quali,se chiudi gli occhi,vieni trasportato lontano ,con la musica le parole e i tuoi pensieri.quando li apri sei rapito dai giochi di luce che si sovrappongono agli alberi incorniciati dal palco e i nostri sembrano suonare in un quadro ippnotico che cattura il tuo sguardo incollandolo al palco.in questo quadretto,non poteva non mancare quello che,ai tempi in cui manuel era eloquente(oddio che parola grossa!)era il loro famoso "pezzo metal": "non è per sempre".parlando di eloquenza, l'unica parola che manuel ha detto è stata un "grazie"ripetuto qua e là durante la serata,assieme a un paio di "buona notte" prima delle BREVISSIME pause .poi,d'improvviso,uno di questi grazie ha concluso (un po' bruscamente devo dire)il concerto:la bolla di sapone è scoppiata,la gente torna coi piedi per terra ed esce da quell'atmosfera magica,quasi fiabesca,in cui si trovava fino a pochi istanti prima.d'altro canto,la sera prima i nostri erano a napoli e questa a senigallia(an) che non è una passeggiata e,si sa,l'età è quella che è(SCHERZO)e la stanchezza si fa sentire...comunque,rotta l'atmosfera after,non resta che girare(e ballare) per il mamamia e godersi il resto della serata ,della nottata e l'alba.