Quello che è successo quest’anno nelle nostre vite è di ben altra grandezza e importanza rispetto a quello che abbiamo appena annunciato e a quello che stiamo per annunciare, ma ci ha reso più determinati nel prendere delle decisioni che era giusto prendere da tempo.
Per essere quello che vogliamo essere davvero, come uomini, non come musicisti e, in qualche caso, per ritrovarci.
Termina, dopo 15 anni, anche la collaborazione fra Giorgio Ciccarelli e gli Afterhours.
Per motivi molto diversi da quelli che hanno portato Giorgio Prette a lasciare questo progetto ma, anche in questo caso, sempre e comunque frutto di un lunghissimo periodo di tentativi, discussioni laceranti, ripensamenti e contraddizioni.
Tutto, bello o brutto, eroico o squallido, semplicemente vero. Semplicemente nostro. Semplicemente vita.
Per questo chiediamo rispetto per quello che sta succedendo.
Sono tempi bui. Il complottismo da sbarco, il gossip morboso, la malafede, la superficialità e, nel migliore dei casi, il nichilismo, sono segnali della disperazione che ne deriva.
Per questo vi chiediamo di fidarvi.
Non è facile per chi va e non sarà facile per chi resta ma le cose GRAVI, nella vita, sono altre.
Gli Afterhours sono sempre stati un gruppo di persone inquiete e in movimento.
Non sarà mai diverso da così perché è quello che siamo nel profondo e di questo siamo fatti.
Questo ci causa da sempre un sacco di problemi. Ma abbiamo imparato a essere orgogliosi della nostra natura.
Ci sono, fra di noi, anni di comunione totale che ci legano comunque e che vanno anche oltre quello che sono i nostri rapporti e i nostri desideri di vita oggi.
È possibile quindi che, in un futuro vicino o lontano, si torni a suonare insieme. Oppure è possibile che non accada mai.
Ma le nostre vite adesso sono più importanti di questo.
Ogni volta che abbiamo affrontato uno sconvolgimento, ed è successo più di una volta, è stata anche una grande occasione di rinnovamento.
Quest’ultimo gruppo di persone ha espresso una coesione artistica che mai si era realizzata prima negli Afterhours, eppure non si trattava certo della formazione originale.
Per noi che restiamo, questa è una prova da affrontare con grande energia e, sì, con grande euforia, perché l’instabilità ci appartiene e non ci spaventa.
Ancora una volta per noi è un’occasione.
Per questo vi chiediamo di fidarvi.
Si uniscono a noi, per questo tour teatrale, due grandissimi musicisti: FABIO RONDANINI e STEFANO PILIA.
Con loro non vogliamo tamponare un’assenza o replicare quello che abbiamo già fatto ancora e ancora in passato, ma provare ad esplorare di nuovo.
Sono due fra i migliori talenti che questa generazione ha espresso, abbiamo la fortuna di conoscerli. Abbiamo la fortuna di essere amici.
Comincia un nuovo percorso.
Chi vuole essere con noi sa che non troverà quello che già conosce, ma è per questo che esistiamo.
Sapete che l’unico modo che abbiamo per rispettarvi veramente, per non comprarvi, per non ipnotizzarvi è ESSERE SEMPRE NOI STESSI. Come uomini non come musicisti. Anche quando è doloroso. Anche quando non vi piace.
Chi vuole essere con noi sa che l’aspettiamo. Perché abbiamo voglia di voi. Perché abbiamo bisogno di voi. Perché noi siamo se voi ci siete.
Per questo vi chiediamo di fidarvi.
Chi non vuole essere con noi, lo diciamo molto chiaramente, sia coerente e ci abbandoni.
Siamo solo un gruppo. La vita, la nostra e la vostra, è più importante di questa cosa.
Con infinito amore,
AFTERHOURS
Manuel Agnelli
Xabier Iriondo
Rodrigo D’Erasmo
Roberto Dell’Era