Attivo dal 07.05.2002 | Sito non ufficiale
registrati |
login
| oppure accedi con
SEGUICI SU:
17.07.2005 AREZZO
foto e recensione: grazie a marlene



Tora Tora @Arezzo Wave 17/07/05I festival hanno qualcosa di speciale I volumi fanno schifo, gli strumenti fischiano, i cambio palco annoiano, sono stancanti e ti può toccare di sentire roba che non solo t'interessa poco ma che in altre occasioni sfuggiresti come peste bubbonicaperò i festival hanno qualcosa di speciale, (quasi) sempre.La Fi-Pi-Li, una volta tanto, ci vuole bene e riusciamo ad arrivare ad Arezzo ad un'ora ragionevole.La giornata è calda ma lo Psycho stage si trova in un parco verde e l'atmosfera è quella giusta.Sul palco si esibisce un duo di sconosciuti; una lei nera dalla bella voce (Ilene Barnes, così recita il programma) canta una canzone piacevole di fronte ad un pubblico che vista l'ora, pomeriggio inoltrato, e la calura è piuttosto attento, partecipe.Tutt'intorno, sotto gli ulivi, le tende di chi ha preferito evitare il campeggio "ufficiale"; tanti ragazzi che sonnecchiano, ciarlano, amoreggiano, resti di fuochi e improbabili venditori che offrono un euro al pezzo improbabilissimi dolcetti.Ci sediamo a chiacchierare ai bordi di un aiuola mentre, sentendomi giustamente e totalmente imbecille, cerco di nascondermi tuffandomi in un bicchiere di birra nel vano tentativo di smettere di fissare con occhio pallato un angelo biondo, ignaro di tanta impressione, che parla con un gruppetto di amici a poca distanza da noi; l'ascolto è per forza di cose disattento e gli avvicendamenti sul palco, tocca ai Ganjamama, non inducono a far di meglio.Stanno ancora suonando quando ci muoviamo verso il main stage (e io mi guardo attorno furtivamente per assicurarmi di non lasciarmi dietro una scia stile lumaca.chissà chi era il tipo :D).Lo stadio è ancora semivuoto ma quasi non facciamo in tempo a prendere posizione che già gli apripista, Vina3, cominciano il loro breve set.A seguire Franklin Delano; non dispiacciono, hanno dei bei suoni dilatati che fanno molto americano, come non manca di farci notare Mixo che introduce e intervista brevemente i gruppi a fine concerto, ma con una voce lagnosa che mi fa due palle tante.Poi Apres la classeSi fanno avanti miriadi di ragazze in infradito che si dimenano a più non posso a ritmo di patchanka e consimilimi siedo spalle al palco e aspetto sconsolata che passi che quest'ondata d'allegria forzataalle mie poco avvezze orecchie i gruppi di questo genere risultano difficilmente distinguibili gli uni dagli altri.Chiudono, fra gli applausi di un pubblico che ha mostrato di gradirli molto, con una versione prolungata dell'unica canzone che io sia in grado d'identificare, Paris.L'alternarsi dei gruppi mi porta di fronte una banda decisamente più graditai Perturbazione.Nonostante si presentino con una musica lieve dagli accenni molto pop, che mai è riuscita a conquistarmi, immancabilmente riescono a coinvolgermi con la loro resa live.Nel breve tempo loro concesso raccolgono consensi eseguendo una manciata di tracce del loro ultimo disco, fra cui il controverso singolo Sms (così sto dando i numeri e non trovo una via/chiedo clemenza al mio gestore di telefonia/unite le onde del destino /al mio telefonino.genialata o vaccata? :D forse il fatto stesso che più di qualcuno abbia perso tempo a domandarselo è una risposta.) e ripescando un paio dei brani di punta del precedente, In circolo (2002), Agosto e Per te che non ho conosciuto, con chiusura impreziosita dalla ormai solita, e sempre emozionante, discesa fra il pubblico della voce che, distaccandosi dalle pose rock , non si getta "sul" pubblico o "nel" pubblico ma scende dal palco infiltrandosi timidamente stralunato fra spettatori un po' attoniti che, fra una pacca sulle spalle e l'offerta di un sorso di vino, finiscono sempre a fargli ala, accompagnandolo spiazzati fino alla fine del pezzo.Da segnalare l'ospitata di un Paolo Benvegnù in bella forma alla chitarra.Ormai è sera inoltrata e s'iniziano a sfogliare i programmi con una certa impazienza1"ma gli After?"2"ehhh.è presto"3 "si ma.più o meno?"2 "mah, attorno a mezzanotte probabilmente.mezzanotte e trenta, direi"3 "o_O" gli tremano le ginocchia e si sorregge alla transenna2 ":D ma ora tocca agli ODM"1 "chiii?"One dimensional manTrio veneto, fra i più attesi della serata per la sottoscritta.Il live segue l'ultimo disco e si presenta leggermente meno secco e violento rispetto a quel che eravamo abituati a sentireperò la muraglia del suono c'è ancora tutta e forse è troppo granitica per il pubblico che solo poche mezzore addietro si è esaltato con gli Apres la classe :/Facce stranite e partecipazione scarsa non inficiano comunque un bel set tirato, intervallato solo dai discorsi acidi del cantante, pungente come suo solito.A fine concerto prendiamo nota quasi con stupore che quel fenomeno del batterista si è limitato ad usare le bacchette, pur se in mutande :Dsenonchè ecco che arriva l'exploitun' incursione sul palco durante l'intervista di Mixo, con dedica della visione di un paio di chiappette bianchicce ai Negramaro .Viene l'ora dei BlueBeatersGiuliano Palma ha una gran voce, sa come tenere il palco e la sua è una formazione ben collaudata, si vede, si senteInfatti il pubblico risponde con entusiasmo e poco conta che il solo sentore di altro reggae ska m'induca ad afflosciarmi come i rami di un salice piangente.Mi rianima e mi strappa un sorriso la scanzonata versione di Jump con tanto di (tentate) spaccate aeree alla David Lee Rothnon mancano Che cosa c'è e Wonderful lifealla fine il tempo mi scorre in maniera quasi indolore.Songs with other strangers è un progetto piuttosto insolito per il panorama italianoe siamo curiosi di vedere che tipo di riscontro possa ottenere da una platea tanto ampia; i nomi (Manuel Agnelli, Marta Collica, Cesare Basile, Hugo Race, John Parish, Giorgia Poli, Jean Marc Butty e Stef Kamil Carlens, direttamente dal sito di AW tanto per non far torto a nessuno con qualche dimenticanza) sono di tutto rispetto e dovrebbero richiamare alla memoria alcune interessanti esperienza musicali degli anni passati.L'attacco spetta a Hugo Race che duetta spesso con Marta Collica eseguendo anche brani dell'ultimo lavoro del progetto Sepiatonema tutti si scambiano gli strumenti e si alternano alla voce, proponendo pezzi dai rispettivi repertori.Moira bofonchia scontenta che Hugo gli ricorda troppo altre, poco amate, voci cavernoseGianna denuncia un principio d'appisolamento sulla transennal'ora inizia a farsi tarda e qualcuno nel pubblico comincia ad invocare con troppa veemenza gli After.ed è un peccato perché i motivi d'interesse in questo progetto ci sono.Race, protagonista dei momenti più intensi e già visto anche con i suoi True Spirit, non è una sorpresa, mentre Carlens e la sua armonica rappresentano una piacevole scoperta; in compenso Parish dovrebbe limitarsi a suonare lasciando il microfono ai compagni.Agnelli compare sul palco solo a set abbondantemente inoltrato per eseguire Tutto fa un po' male e poi defilarsi al piano.Esperimento riuscito a metà quello dei Songs with other strangers questa serase pure non è mancato chi ha apprezzato e seguito con entusiasmo, è parso evidente che il tipo di musica proposta avesse qualche difficoltà a mantenere desta l'attenzione dei più. Forse avrebbe giovato suonare un po' prima.Come da oracologli Afterhours attaccano alle 24.30.Le notizie dai live precedenti sono confortanti e riferiscono, salvo poche eccezioni, di una serie di concerti molto tirati e ben riusciti cosicché l'attesa è tanta, nonostante non siano trascorse che poche settimane dall'ultimo cui abbiamo assistito.La scaletta s'incentra ovviamente sui brani di Ballate per piccole iene ma l'apertura è delegata all'ennesima cover degli Stooges, Down on the street.Si fa particolarmente apprezzare l'accoppiata Vedova bianca-Sangue di Giuda.Vedova bianca, ascoltata in concerto per la prima volta, è uno dei brani che più mi avevano lasciata perplessa su cdtroppo facile, orecchiabile, mi sembrava, con rimandi troppo evidenti ad una tradizione musicale italica che per me non è mai stata punto di riferimento in positivo e che ho sempre avvertito come fortunatamente lontana dal suono degli After.In concerto si rivela trascinante.In generale mi sembra che tutte le canzoni di quest'ultimo lavoro rendano meglio dal vivo, che acquistino corpo e forza dando maggior risalto alla sezione ritmica.Il ritorno sul palco dopo una breve interruzione porta una Non sono immaginario eseguita nella versione a solo, rallentata e scarnificata .Ancora una volta, non posso fare a meno di domandarmi che senso abbia urlare a squarciagola, quasi come a voler coprire l'esecuzione di chi sta sul palco ( e riuscendoci perfettamente per quanto riguarda gli sfortunati vicini), su un pezzo come questo (o Ci sono molti modi o Pelle etc.)specie quando, per sfogare tutte le frustrazioni di questo mondo, si sono avute Veleno, Sui giovani d'oggi nonchè Dea, nella curiosa versione Ciffo+Viti che pare destinata ad essere ripetuta spesso.Stupidità? Mancanza di rispetto per il prossimo? Incapacità di cogliere il momento? Desiderio di protagonismo?CoglioniRicordate anche Sulle Labbra e Strategie, quest'ultima particolarmente apprezzatail concerto si chiude a sorpresa con la gradita esecuzione di Bye bye Bombay.Raccolte le truppe ed espletate le necessità fisiologichecominciamo a tirare le somme"c'era il solito briaone dell'anno passato, nella stessa posizione.temevo che mi rigettasse tutto addosso""ma la tipa anzianotta in tacchi a spillo e tette all'aria??? che spettacolo"" tzè, ti piacerebbe poter andare in giro così alla sua età."" ehehehe.perché i tipi con la canzone sull'uccello.""questi me li devo essere persi 0_o" scopro poi, ascoltando un demo dalle inquietanti influenze godaniche, che si tratta dei Vina3"l'Agnello aveva un bel pancino rotondo" "mangia bene lui, mica panini""le salsicce di AW sono buonissime.il festival non ha senso senza salsicciotto"insommasi vola altipensieri sconnessi e lucidità a gogo :DPiù tardi, sfrecciando in auto verso casa ci teniamo sveglie chiacchierandoci domandiamo con che grado d'attendibilità possiamo ancora provare a giudicare un concerto degli Afterhoursnon ne avremo visto qualcuno di troppo? o troppo ravvicinati?il concerto di stasera sarà stato davvero buono come ci è sembrato sul momento o rischiamo che l'abitudine, brutta parola!, ottunda la nostra capacità di giudizio?dovrebbe essere il contrarioma risposte certe non ne abbiamo.

FOTO



GUARDA ALTRE FOTO

>> recensione by carmine