Attivo dal 07.05.2002 | Sito non ufficiale
registrati |
login
| oppure accedi con
SEGUICI SU:
12.04.2003 Mezzago
location: Bloom
recensione: grazie a manu



Bloom -Il posto è lontano, partiamo alle 20.--Ok.- Conoscendo lo stato d'ansia in cui vive perennemente la Rox decido di concedermi mezz'ora di ritardo accademico.-Tanto i biglietti li abbiamo già.-Alle 20.30 lasciamo le dolci colline pavesi.-Il posto è davvero lontano...--Che fighe che siamo diventate, ci siamo perse una sola volta.--Merito della mia guida.-Alle 22 siamo al Bloom.-Cazzo, il posto è un buco, sembra la mia camera, davvero...-Il locale è già pieno, uno stanzino con 4 pareti rosse, almeno, mi sembrano. Riusciamo a ritagliarci un piccolo spazio a qualche metro dal palco, sul lato sx, spalmate al muro,-Almeno è freddo.-Salgono sul palco, un palchetto, le stars.Manuel Agnelli è praticamente in braccio a quelli della prima fila, se salta rischia di schiantarsi sul soffitto.-E' da tanto che non suoniamo in questo posto, sono emozionato.-Il concerto ha inizio.-Non sto male, cazzo, non sto male.- Questo mi da sollievo.Questo mi terrorizza. Forse sono guarita, l'antidoto (ma quale?) ha funzionato.Mi sbagliavo.D'imprrovviso un pugno violento nello stomaco.-Nulla, non è cambiato nulla.-Questo mi da sollievo.Questo mi terrorizza.Ma una cosa diversa c'è.Non solo gli After. Non solo io. Non solo il pubblico.Ma tutti.Ho visto tutti i loro volti: quello del ragazzo in prima fila che ha continuato a fotografare, tutto e tutti, anche le piastrelle del locale credo; la micro-copia dagli ormoni impazziti dalle lingue incontrollabili, al mio fianco, che tenterà di inglobarmi; 1 m e 90 cm di ragazzo e 1 m e 70 cm di ragazza che mi si piazzeranno davanti (mi sembrava strano...) e che saranno causa di un torcicollo fastidiosissimo; uno smilzo che assomiglia da morire a Bugo; ragazzi imbufaliti; ragazze arrapate; qualcuno con la tipica espressione da "che cosa centro io con queste persone???" (non mancano mai); altri con quella da "e come ho fatto prima senza???"; tutti comunque in estasi.-Tagliati i capelli.--Fatti i cazzi tuoi.-In quel momento l'ho amato, un po'.E' stato il concerto più intimo e coinvolgente al quale abbia mai preso parte e non solo assistito.La malinconia è ancora incrostata sulla mie ossa.E' ricresciuta finalmente la mia pelle, più spessa e più dura, ma sanguina.Ancora un po'.Chiamateli, chiamiamoli come ci pare: idoli, dei, icone.Ma sono le emozioni che suonano, che cantano, a renderli ancora "umani, troppo umani".Manu