Antonio Prudenzano intervista per Affaritaliani.it Manuel Agnelli: la canzone per Mina, il nuovo tour e altre notizie
Presente e futuro. Gli Afterhours non guardano indietro, e dopo il successo dell'esperienza sanremese di pochi mesi fa, la band del leader Manuel Agnelli è concentrata sul grande evento di venerdì 19 giugno, con il "Paese è reale Tour", ma non solo: la collaborazione con Mina (da anni una delle fan più accanite del gruppo), gli Afterhours saranno protagonisti nei teatri della penisola con il loro primo tour "teatral-musicale".
Manuel Agnelli ad affaritaliani.it
Mercoledí 17.06.2009 15:01
di Antonio Prudenzano
Presente e futuro. Gli Afterhours non guardano indietro, e dopo il successo dell'esperienza sanremese di pochi mesi fa (in termini di visibilità, che è ciò che conta, e non di classifica, che si sa che al Festival è meglio così...), la band del leader Manuel Agnelli è concentrata sul grande evento di venerdì 19 giugno, con il "Paese è reale Tour", nel piazzale della Stazione Centrale di Milano, a partire dalle ore 17 (prima della rock band più famosa d'Italia suoneranno A Toys Orchestra, Amerigo Verardi & Marco Ancona, Calibro 35, Marco Iacampo, Marco Parente, Mariposa, Zen Circus e Zu), ma non solo: la collaborazione con Mina (da anni una delle fan più accanite del gruppo) potrebbe presto giungere a una conclusione inimmaginabile fino a poco tempo fa; mentre in autunno, gli Afterhours saranno protagonisti nei teatri della penisola con il loro primo tour "teatral-musicale".
Di questo e di molto altro Affaritaliani.it ha parlato proprio con il simbolo del nostrano rock'n'roll, Manuel Agnelli, naturalmente.
Gli Afterhours sono il punto di riferimento di un’intera scena musicale in crescita di visibilità, e il concertone di Milano lo dimostra.
“La sola cosa certa è che come gruppo ci siamo sempre assunti le nostre responsabilità, nel bene e nel male, non nascondendoci mai. Adesso è il momento di sfruttare quel minimo di notorietà che ci ha dato la partecipazione a Sanremo per condividerla con gruppi emergenti e meritevoli che hanno solo bisogno di occasioni”.
I grandi media finalmente si sono accorti di voi. Cos'è cambiato rispetto al passato quando venivate regolarmente ignorati?
“Dovrei chiederlo a voi giornalisti… (ride, ndr). Ora tutto va per il meglio, e siamo molto soddisfatti perchè finalmente riusciamo a mandare in circolo notizie finora considerate troppo alternative e quindi non meritevoli”.
Come mai il piazzale della Stazione Centrale e, a questo punto, non Piazza Duomo?
“Ci sarebbe piaciuto, ma non avremmo fatto in tempo a organizzare il tutto, ci sono dei tempi burocratici ben precisi da rispettare per avere la concessione di una location del genere. Ma non ci lamentiamo, anzi...”.
Parallelamente al fenomeno rock della cosiddetta “nuova musica italiana”, in Italia molti giovani musicisti sono affascinati dai suoni della nostra tradizione. Da sempre gli After hanno dimostrato di non aver paura di rischiare, anche musicalmente. Vi piacerebbe partecipare alla “Notte della Taranta”?
“Non ci avevo mai pensato, e devo dire che non sarebbe male. Per quest’anno mi sembra tardi, ma potrebbe essere un’esperienza sicuramente interessante per noi...”.
Nel 2010 tornerete per l’ottava volta a suonare in America (in questo caso in Canada). E in autunno cosa vi aspetta? Vi concentrerete sul nuovo disco o sarete in tour?
“All’album abbiamo già cominciato a pensare, ma i tempi saranno lunghi. Tra l’altro, non intendiamo sostituire un grandissimo polistrumentista come Enrico Gabrielli che ci ha appena lasciato per seguire altre strade. Non ci interessa trovare un suo sosia. Fino ad ora, ogni volta che un musicista ha lasciato la band abbiamo sempre cercato di aprirci a nuove vie musicali, sfruttando in un certo senso l'opportunità. Sarà così anche stavolta”.
E il tour?
“Per la prima volta, in autunno noi Afterhours saremo impegnati in una serie di spettacoli a metà tra teatro e musica. Non a caso suoneremo in contesti teatrali, dando ampio spazio ai reading".
Claudia Pandolfi
Ci saranno ospiti?
“Certamente: attori, magistrati, politici. Penso a Claudia Pandolfi e Antonio Rezza, ad esempio. Altri nomi, prima di avere la certezza dell’adesione, non posso farne. L’impegno civile per gli After in questo momento è prioritario.
E Mina, una delle vostre fan più accanite, si è fatta più sentire dopo "quella volta" che ha cucinato per voi nella sua dimora svizzera?
“Con lei c’è un rapporto intenso e continuativo. Durante Sanremo ci tempestava di sms si incoraggiamento. Abbiamo appena composto un pezzo esclusivamente per lei: è la prima volta che gli Afterhours compongono un brano per un altro artista. Glielo abbiamo appena sottoposto. Speriamo solo di non averla delusa…”.
Mina
Un duetto Mina-Agnelli in vista, quindi?
“Meglio non correre, come ho detto prima siamo in attesa di un suo segnale. Inutile nascondere che per me sarebbe fantastico”.
Di solito lei non si esprime in merito alle band italiane emergenti. Se la sente di fare un’eccezione e consigliare un nome interessante in prospettiva?
“Nel tour estivo, tra i gruppi che apriranno i nostri concerti ci saranno gli italianissimi “Heike has the giggles”. Niente male. E poi apprezzo molto Vasco Brondi, cioè Le luci della centrale elettrica. Ha una rara personalità, oltre che grandi doti di scrittura”.